Integratori naturali per la Tiroidite di Hashimoto

La tiroidite di hashimoto è una patologia autoimmune con un’incidenza piuttosto elevata nella popolazione generale, circa il 5%, con una netta prevalenza nel sesso femminile.

Come tutte le patologie autoimmuni si scatena a seguito di un funzionamento anomalo del sistema immunitario del soggetto, che riconosce come estranei alcuni tessuti e attiva una risposta immunitaria per distruggerli. Nel caso specifico della tiroidite, il sistema immunitario attacca le cellule tiroidee, provocando un’alterazione non solo morfologica (la tiroide appare infatti nodulosa), ma anche funzionale.

Sintomi della tiroidite di Hashimoto

La tiroidite di Hashimoto di per sé è una malattia asintomatica. Tuttavia, nel momento in cui gli effetti del danneggiamento della ghiandola tiroidea sfociano in una condizione di ipotiroidismo, ecco che il soggetto comincia a sviluppare una serie di sintomi a quest’ultimo correlati, come:

• Gozzo tiroideo
• Formazione di noduli multipli.
• Marcata astenia.
• Brividi.
• Umore depresso.
• Pallore.
• Aumento di peso.
• Crampi muscolari.
• Nebbia cognitiva.
• Alvo stitico.
• Irregolarità mestruale.
• Bradicardia (rallentamento del ritmo cardiaco).

Integratori per il benessere tiroideo

Premesso che la tiroidite di Hashimoto non prevede una cura farmacologica specifica fintanto che non sfocia in ipotiroidismo, le azioni che si possono intraprendere riguardano una buona integrazione.

Gli integratori per la tiroidite di Hashimoto servono per alleviare i sintomi della malattia e consentire di modulare la risposta immunitaria e infiammatoria dell’organismo.

I più indicati sono:

• Selenio: un minerale dal potente potere antiossidante, in grado di modulare il sistema immunitario e quindi ridurre i danni progressivi alla ghiandola. Su questo tema le evidenze scientifiche sono molte e confermano una riduzione del numero di auto-anticorpi e del valore di TSH, dopo la somministrazione di Selenio. È stato inoltre riscontrato un aumento dei casi di tiroidite autoimmune nelle persone che vivono in aree in cui il terreno è povero di questo minerale.
• Magnesio: si rivela utile per il suo ruolo nel favorire la conversione da T4 (ormone nella sua forma inattiva) a T3 (forma attiva).
• Zinco: anch’esso molto importante perché favorisce la regolazione del TSH.
• Iodio: dal momento che gli ormoni tiroidei sono essi stessi costituiti da atomi ti iodio (in particolare il T3 ne contiene 3, mentre il T4 ne contiene 4), questo minerale gioca un ruolo chiave nella regolazione di questi ormoni. Non a caso molte patologie legate alla tiroide si sviluppano proprio inseguito a carenze o eccessi di iodio.

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